STEFANIANA – un’anteprima

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

. . . …. prima di cominciare

 

 

 

E

nell’attesa
di
parole
come sogni di granai.

 

 

 

Simile ad
acqua di correnti
sospinta nel suo letto

così la voce
al
posto suo
nel raccolto del canto.

 

 

 

Alla siepe della sera
un giro solo
di
vento

e

tu
s o v v i e n i
alle fronde.

 

 

 

Notte di primavera nell’aria
in cui discendi luminando
il silenzio
che c’è.

 

 

 

Una gioia di rose
sulla pietra
al bacio freddo della sera.

 

 

 

Tace la notte
il suo dipanare
se il merlo intreccia
il canto.

 

 

 

Un chiaro del cielo
nell’azzurro delle sere
alita di prati
palpitando
davanti a un ciliegio in fiore.

 

 

 

Di tutto il verde
viene al vuoto di nome
un odore
su tutto reclama.

 

 

 

La rosa piana che assonna
il verderame sulla chiesa.

 

 

 

Discendere nell’incavo
del tuo silenzio
fra le tue mani.

 

 

 

Ruscellano le vie dei canti nel fresco del mattino presto.

 

 

 

E

un ciglio di voci
sottili di zampilli
segue nell’orecchio.

 

bologna.
Marzo – Aprile 2023

 

 

 

 

 

 

L’INCONTRO

 

 

 

Il
cammino a rovescio
di un bambino, fino al
primo silenzio
fra due labbra accostate
in
soliloquio

fra
il tempo
e
l’eterno.

6 – 7 nov. 2023

 

 

 

 

 

 

L’ANGELO

 

 

 

Dall’opulenza
di oro
e
di
zaffiro, rubati
negli sfondi del cielo

in
cerca
della parola discesa
nelle radici carnali
— per la sua
brace che trasfigura
si scava la terra.

6 – 7 nov. 2023

 

 

 

 

 

 

1330

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SOTTO ALI DI FOGLIA
 

 

Stormiscono le sere al vento

sopra i letti di grilli
lungo
il
fiume di correnti.

ott. 2023

 

 

 

 

 

 

TRAS — PARENTE

 

 

Offrendoti vicina
allo sguardo hai trattenuto
il passo
il
pensiero

un’aria di
luce in
un istante
il
fiume del tempo ha
cessato.

 

 

 

 

 

 

” Quando il giorno comincia come una fiamma “

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

«Una fiamma bianca, certa e lieve, fiamma più luminosa che ardente. Qualità per eccellenza della fiamma, che galleggia nell’oscurità senza imporsi, come un dono, e fa sì che l’oscurità, pur senza essere sconfitta, cessi di regnare e si ritragga impercettibilmente, senza minaccia di ribellione ; come una palpebra socchiusa di fronte alla nebbia che si ritrae.»

María Zambrano, Dell’Aurora
 

 

 

 

 

 

VISIBILE

 

 

Sui volti aperti
alla
vita
che non si conosce
che
verrà

quanta gioiosa liberalità
ha fatto un
l a r g o
la coscienza
di Dio.

 

 

 

 

 

 

COME LABBRO DI VASO

 

 

Come labbro di

vaso

in

cui
le grazie del cielo
si sono riversate

splende sul bordo
parole che camminano e
corrono
lacrime di tenerezza
beatitudini che abbracciano
le spalle
negli angoli
dell’infinitamente piccolo.