La kore sposa

 

 

e rinunciare
alla menzogna patriarcale di Colei che porta distruzione
— sciogliere la finzione del suo viaggio       disarcionare da sé
la legge
l’oscurità …

 

 

 
I viaggi di Demetra.

 

 

 

Il viaggio

Dicono :
Dalla tomba alla vita
Ritorna
La kore sposa

        … e non sapevano
         Degli occhi bianchi e rossi.

Procede
Senza madre
Senza scorta.
Tutte le età porta con sé,
La nudità di una rosa.

 

 

Atto di dolore

( La kore sposa )

Madre.
Così distolta dal tuo sguardo
E sola
Non ho creduto alla paura
Che mi metteva l’Inferno
Che mi serrava le viscere
Che già mi aveva derubato il passo.

Poi
        Quando il mio gesto
        Ai polsi ha rinunciato
        Alla sua volontà
        — allora ho visto       e creduto
        Alla mia fine.

 

 

Per ogni Ade

Quelle tue mani
In cerca nel mio ventre
Hanno fermato la mia immortalità
— la mia innocenza, dicevi.

E nell’angoscia seguita allo spavento
La castità della mia prima voce svaniva.

*

La kore sposa,
Sposa di te
Compagna al buio trono.

La tua frode non fu rapirmi ai venti
All’abbraccio del mare
Alla madre sempiterna fiorita
— ma la tua legge
Con il suo confino.

*

La cara madre
Voluttuosa e feconda
Sorride nelle selve
Corre con gli animali.
Non sa la madre l’Inferno
In cui gli sguardi stanno separati
E il vivere
Si riproduce senza più generare.

*

Quando l’occhio fu dilatato
E preso al buio
Vidi
Il riflesso che non aveva vita
— ed ero io, bisognosa di cure
Per durare nei ferri.

Lui non si oppose allora, ed io stupii. Lui mi lasciò vagare.
Io — io non cercai la madre.

Ogni tentata via portava sempre a lui, alle sue mani
Che legano
Forti più dei Venti
Sciolgono le membra più lontano del mare.

*

Non saprei dire lo scarto misterioso
Per cui trovai l’uscita :
Di nuovo seppi l’aria, la cara luce intorno
E questo bastò.

Forse, era l’Inferno ad essere svanito.

Che c’ero stata si vedeva ancora ai bordi dilatati dello sguardo.
Non era invece nel mio ventre l’Inferno,
E per questo io non ero ancora perduta.

Ma nemmeno ero io ancora immortale.