La qualità della notte. 2

 

Ho bevuto la sera
con la sua foschia,
gelata risacca senza suoni
e in fumi
contro ogni lampo di luce
sulle vie.

Più lontano, molto più in alto da qui
luna-ottocento di quasi-nero-velata.

 

2 thoughts on “La qualità della notte. 2

  1. Sei un drago, Luigi! Hai trovato le parole per rendere manifesto quanto avvertivo anch’io, ieri notte, mentre leggevo e rileggevo e mi dicevo —questi sono diversi. Sì, esiste proprio una vena maestra quanto occulta che scorre diversamente dalle altre, come da un tempo immemore, che a volte affiora e a cui permetto di incubarsi nei miei passi come nei miei sonni. Sono stupori, che in momenti diversi della mia vita hanno trovato figura di parole, sempre con la stessa assoluta densità.
    Grazie!

    rosaturca

  2. Ciao!
    In questi versi avverto un nuovo tipo di densità, come se fossero rimasti in attesa, stagionati dentro di te, anche se non ancora scritti. Sono sempre più convinto che il tempo di stagionatura di un qualsiasi scritto, non dovrebbe calcolarsi dal tempo di stesura, ma da quando il suo fantasma o il suo seme ha investito e disturbato la nostra vita, senza ancora la corteccia di un linguaggio definito. In questa tua prova affiora quel certo equilibrio che avviene quando si esprime quello che davvero si voleva.
    buona giornata
    luig

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