Limpido blu

2 thoughts on “Limpido blu”

1. Caro Luigi,
   soltanto adesso scopro il tuo commento luminoso a questi versi, lo ricevo con emozione vivissima. E mi confonde. Il motivo di questa confusione alle tue parole viene dal fatto che tutta quella “concertazione” di suoni e valori di significati in tensione contrappuntistica, così come l’hai saputa cogliere e ascoltare, sale spontanea in me come seconda natura, mi affiora alle labbra come parola che significa avvolgendosi nel suo proprio suono. Ecco, non una descrizione postuma, risonante, ma il senso stesso della cosa che si avvera nell’attimo in cui trova il suono per dirsi. Senso come suono e parola. Confusa, perciò, per essere stata colta nel vivo: sono io stessa, o quello che posso chiamare —Io, ad abitare fra suono e pensiero.
   Immensamente, grazie.

   rosaturca

2. “limpido, profumo, passi, prolungati”
   e in contrappunto: “blu, bosco, abbracci, inconciliabili”.
   Oltre ai significati, sono queste tensioni allitterranti a essere investigate e a diventare la parte più vera e pulsante. Sono tra il suono e il pensiero, a volte il suono non è pensato e credo che abbia un valore superiore a quello di un significato. Cercare in una poesia solo il significato e perdere tutto il resto, diventa riduttivo. Credo che il significato di una buona poesia non debba mai essere prepotente, o troppo evidente, ma velato da tutta la concertazione dei suoni, degli effetti, che spesso stupiscono stesso chi scrive, quando rileggendosi potrebbe dire: ma questo l’ho scritto io? Giuro che non credevo! Come se gli effetti e le possibili combinazioni dei significanti, fossero nascosti nei capelli di chi scrive come fili di paglia o nevischio.
   Questo solo per dirti che ti sento dentro una tua strada; è solo un mio piccolissimo e modesto parere, ma sentito.
   Buona giornata
   luigi

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