di e r o s salmastro lambisce il vento fra i muri del cortile
fragili steli di odorose a riposo
le corolle tenaci di petali del profumo notturno dei ciclamini
certe volte di slancio si riesce a coprire la distanza che divora ;
certe volte invece rimane, e si rimane, a guardare, e si contempla parlando davanti alla vita promessa, incastrate.