In — DICIBILE

 

 

 

«…ma allora il ricordo – non ancora del luogo dov’ero ma di alcuni di quelli che avevo abitato e dove avrei potuto essere – veniva a me come un soccorso dall’alto per trarmi dal nulla donde non avrei potuto uscire da solo.»
La Recherche, M. P.

 

 

Per tutto il giorno ho cercato quel nome nella mente, uno sforzo innaturale per la sua intensità che tuttavia giudicavo necessario, e s’era fatta sera ed ero ancora nelle strettoie di questo che mi sembrava un vicolo cieco quando il suono di quel nome si è sciolto finalmente —Sendi !

Mi dico allora che devo assolutamente recuperare la memoria dei nomi dei miei ex-colleghi di lavoro ; devo pure decidermi a tenere disciplinatamente un diario dei giorni, per estrarre dal mulinare a vuoto questa mia quotidianità.

E poi Marco, così :
«…per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo —La gente, chi dice che io sia ? Ed essi gli risposero —Giovanni il Battista ; altri dicono Elia e uno dei profeti.»
( Mc 8, 27-35 )

E mi domando cos’è che albeggia a un certo punto dell’oscurità, e il cuore avido di brame non sa quell’ampiezza e chiarore elementare, quel moto primo che in-forma elemento con elemento e fa l’intera distesa ricreante in silente stupore…

Possiamo soltanto c r e d e r e  di  r i c o n o s c e r e qualcuno paragonato a qualcun’altro, chi viene oggi con chi era passato già.
—La gente chi dice che io sia ?
—Ma voi, chi dite che io sia ?

E questo niente da fare per noi che viviamo al passato, con questo niente di nuovo che crediamo fra le nostre mani.

12.IX