DOVEVI ESSERE TU…

 

 

 

Dovevi essere tu
l’altra mattina
a soffiarmi dolcemente
sulle ciglia
dormivo ancora
ed ero in ritardo
per il tuo funerale.

 

Un’urgenza allora di cose da fare, o almeno da pensare — L’eterno riposo…no, non lo volevo dire, era altro – ancora non sapevo – il modo mio di rivolgermi a te, era diverso questo modo che ho di sentirti.