La notte.

 

Non sono moltitudini di stelle
Ma il silenzio vegetale,
Che dalla Terra
Sale.
Quali orizzonti terrestri
Nella spinta di crescere
Ad ogni stelo, a ogni foglia
Moltiplicano
Possibilità di esistere.

In questa ora di brezza notturna
Nessuna voce,
Nessuna eco di passi,
Niente altro che l’estensione del tempo
Dal battito regolare.

bologna. 8 giugno 2013.