L’ultimo dell’anno
Un punto — uno qualunque,
Nell’universo…Purché sia
uno
nella distanza dell’Oscurità(Sempre la stessa illusione di contare)
Pioveva di notte sui giardini sui mirti sulle rose. Pioveva lento impenetrabile, Eterno
Quelli che non ci sono, nell’aria veloce e densa vengono.
(La memoria affiora sorgiva)
Naturale
Liquido Azzurro il cielo del mattino
(Il mare alto,
Lontano
Il mare calmo Fermo)
*
I canti dei passeri
sul muro della casa –
dei voli improvvisi
il frullo d’ali.
Eloqui
I gelsomini
portano Vento, e una voce
dal ricordo antico.
Come gesti tesi
nel richiamo
per l’eternità.
Notturno
Posa
nella guancia dell’
Oscurità
come onda silente
e mai ferma,
calma frescura di
santità
di sale.Nuvole e Vento
ai cardini di stelle.
Un’alzata di secoli muoveva silenziosa
in mezzo al brusio del mondo…Dagli ordini delle arcate
dai timpani dei portali,
fluttuando più misteriosa dal vacuo delle logge
lecce. Gennaio 2014