SON SEUL PASSAGE – Pierre Reverdy

 

 

 

(Testo originale in lingua francese tradotto in italiano)

Son seul passage

Sur le bord du chemin où il s’est laissé tomber, les bras pendants, ses mains traînent dans le ruisseau où l’eau ne coule pas. La forêt s’ouvre sur sa tête et d’en haut le passant regarde le chemin. Il attend; aucun bruit ne court ailleurs que dans les branches où passe le vent. Le silence a désolé son cœur solitaire et fermé.

Un chien qui mord, une roue qui crie sur le gravier un moment secoueraient sa torpeur. Mais pour lui le monde est une route interminable où l’on se perd. Il a laissé dans les buissons ses souvenirs et les années passées sans rien comprendre.

La forêt qui l’arrête est un abri où il fuit le soleil et il regarde, sans la voir, monter la route vers les arbres. Plus loin le village s’endort étendu dans les champs que la nuit assombrit, mais pas une fenêtre en s’éclairant ne lui sourit.

Pierre Reverdy
LA LUCARNE OVALE (1916)

 

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Il suo solo passaggio

Sul bordo del cammino dove si è lasciato cadere, le braccia che pendono, le mani che strascicano nel ruscello dove l’acqua non scorre. Sulla sua testa s’apre la foresta e dall’alto il passante guarda il cammino. Aspetta; nessun altro rumore che corra oltre a quello dei rami al passaggio del vento. Il silenzio ha desolato il suo cuore solitario e chiuso.

Un cane che morde, una ruota che grida sulla ghiaia per un momento hanno scosso il suo torpore. Ma per lui il mondo è una strada interminabile in cui ci si perde. Ha lasciato dentro i cespugli i suoi ricordi e gli anni passati senza capire niente.

La foresta che lo ferma è un ricetto in cui lui sfugge al sole e guarda salire, non vedendola, la strada verso gli alberi. Più lontano il villaggio si addormenta disteso nei campi che la notte adombra, ma non una finestra che illuminandosi verso di lui sorrida.

Traduzione dal francese di rosaturca