Astor Piazzolla tango orfico
Astor Piazzolla, 1975 – immagine web
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Dopo ogni gioco della danza. Resta un avanzo d’eco, e un murmure buio nel cuore. Dopo la magia intensamente lirica del canto. Resta il vento che sale, la forza del vento, non finisce di salire.
Dalle fredde paludi in cui Mnemosine disseta l’arsura di ogni ricordare viene anche l’anima misteriosa di una musica nera, un fango che si fa voce, e le parole si fondono, e il silenzio è una fibra tesa, e una cifra impressa a fuoco in questo cuore di cera.
Libertango
Meditango
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bologna. 23 settembre 2015