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Sapore di vergine nella Donna che ama, favore d’amante nella donna, e tu, profumo di sposa dove nasce la fronte, o donna presa nel suo aroma e donna presa nella sua essenza, labbra che t’hanno assaporata non odorano di morte… Incorruttibile, o grazia, più della prigioniera nella lampada.
E perché sei presente, l’oro s’illumina nel frutto, e la carne immortale ci dice il suo cuore di zafferano rosa; e perché sei presente, l’acqua notturna serba presenza e sapore d’anima, come nei bianchi tessuti interni, immacolati, delle grandi palme faraoniche, nel posto purissimo e di seta finissima in cui vengono strappate.
Parigi. 1957
(Traduzione italiana a cura di Romeo Lucchese. Edizioni UTET)