L’incanto
L’in —
canto d’azzurro
più silente rivela
dal
suo frammento
………..
borgo di San Petronio, Bologna. 12 novembre 2016
L’in —
canto d’azzurro
più silente rivela
dal
suo frammento
………..
borgo di San Petronio, Bologna. 12 novembre 2016
Abbozzi per un santo ( in stesura )
Senza martirio.
E’ una notte che toglie il respiro, a piccoli tocchi,
Che ti bagna la gola a sorsate di mare
Una curva marina
Respira nel Vento.(Il soldato romano che non è battezzato, ha tagliato il mantello e diviso col Cristo.) [11.IX.2013]
Sono le notti del Fuoco oppure i giorni, quando dai cieli piove rosseggiando. Tempo di quaresima dei forti, per riconoscere miglior avvento.
—Tu, mi trattieni il braccio.
Mi volto, e non ti vedo. [12.IX.2013]
Polittico di Zara. Vittore Carpaccio, 1480-1490
Il primo astro
Per primo l’astro
solitario
sopra i culti di Iside.
Poi una ad una
seguono le stelle nel firmamento,
notte senza luna.
Jerusalem Bononiensis. 9 febbraio 2015
Ai ferri
Ai ferri
con il tempo che si sbriciola
in queste mani
l’eco non vista fiammeggia
di porpore di sole
di distanze incomparabili
che s’aprono
ai bordi nella notte…Un arco zaffiro il cielo
Decumano Massimo (Bo). 10 febbraio 2015
Di miele s’accende
Di miele s’accende sulla pietra
l’ultimo adagio delle luci della sera
e alla distanza si volge
la torre
alla collina.
Jerusalem Bononiensis. 9 febbraio 2015
Della riva lo sguardo
Della riva
lo sguardo solitario
e immenso affaccia alla distanza sul bianco declinare
e gelido, degli spioventi
— s’apre in volo nel suono
di campane lo slancio in gola dei merli.
L’oscurità non passa,
nella sera non più di un accennato veleggiare
di sogni soffusi
di arance
di rose
fra le gole oscure di mura
erte di secoli
sotto questo cielo.
Jerusalem Bononiensis. 9 febbraio 2015
Filtra una vena d’oro
E nessuna parola
ma una luce chiarissima
filtra nell’aria
una vena d’oro
riversa —e non fa male.
bologna. 8 febbraio 2015
Del tempo le rapide
Del tempo
le rapide attraversano di luci
di rose
l’azzurro di memoria
in questo giorno senza ombra
vanno a morire a Sud.
bologna. 8 febbraio 2015
Le luci del tramonto
Trapelavano
le luci del tramonto
di diaspro
di ghiacci
che scintillano di appena rose
di pallido azzurroE il sogno della pieve nell’angolo di strada
sa
gli strazi
che fa il Vento
Jerusalem Bononiensis. 7 febbraio 2015
Bianco da bianco
Bianco
da bianco
cancella il contro-luce
le distanze sono la vertigine
della rifrazione
tra superfici e Marea.
Jerusalem Bononiensis. 7 febbraio 2015
Quanto più vivida
Quanto più vivida l’aria nel mese di febbraio quando viene la sera
e agli spioventi non imbrunisce
il cielo il suo biancore
di neve la noia solitaria
di chi prega
e sa il riverbero della chiarezza in bocca che lo sguardo esclude.
Jerusalem Bononiensis. 4 febbraio 2015
La vasta luna
La vasta luna compie il varco della notte,
sopra le vette le valli
e fino al mare
non celano le stelle
la luce, le scie di piogge rallentate di memoria
di forze
d’inerzie
che sconfiggono anche il più valoroso degli incanti
al desiderio.
Nascendo
colombara (Bo). 1 febbraio 2015