E’ stato con il secondo movimento che qualcosa d’altro cominciava Fra la nuda pietra e la spoglia verità, nella cella più sacra del complesso abbaziale. Fra stature di secoli Cambiava
Quando il dolore stupisce dimentico di sé E’ possibile Una risposta all’infinito Commossa, senza oggetto. La musica —suonava naturale, Respirare Non respirare più e cedere semplicità d’esistere come in un prato, i fiori
Ora il complesso abbaziale ha ritrovato la sua stabilità, i suoi volumi nella sera che sbuffa di attese di neve. Ora, la forma che giace di un uomo alla sua fine, è alla destra del cuore, stretta di girasoli.
bologna. 23 – 26 gennaio 2014
Intervista a Claudio Abbado – estratto da uno Speciale RAI (link)