Un richiamare
E quando lo slancio è vinto nella polpa viva
un richiamare nell’aria
tormenta di
versi
l’uscita.
bologna. 18 maggio 2016
E quando lo slancio è vinto nella polpa viva
un richiamare nell’aria
tormenta di
versi
l’uscita.
bologna. 18 maggio 2016
E
niente succede
di fine
o elevato
ma un sopraffare di forze
che spinge a
cadereun letto di fango
bologna. 18 maggio 2016
Silenzio
non è
ma radità
di tessitura
in cui
gettare una radice.
bologna. 18 maggio 2016
Inter — detta
superficie fino a
toccare
a
espellere da me
quest’aria
di annunzio
senza corpi
o
parole.
bologna. 18 maggio 2016
Nel sereno singolare
il grido
di un rondone
lanciato
in
volo.
bologna. 21 maggio 2016
Sbattono i piedi
a-lati
risalendo
di brividi
il fondo di correnti.
bologna. 20 maggio 2016
bologna, piazza Giosuè Carducci. Maggio 2016
( cliccare sull’immagine per ingrandire )
Tra —
secolano i cieli
sulla bocca
nera
del tempo.
bologna. 15 maggio 2016
En mai
Stupé —
faction des cieux
sur la bouche
noire
du temps
Traduzione dall’italiano di Philippe Aigrain @balaitous
ATELIER DE
BRICOLAGE
LITTÉRAIRE
Verso dove questi cammini
nell’atmosfera
di quale natura elementare
che si respiramadreselva che non appare
se non a — traverso
bologna. 29 aprile 2016
Nell’abbondanza
di segni
d’avvenire,
d’incavi nell’aria
alle proprie mani di orizzonti
di vissuto
in sogno
…….
( in sogno ) 30 aprile 2016
S-compare di fremiti
l’impronta
e la sua spintache istruiva le viscere
d’in — tatto secolare
di pietra — luce.
( in sogno ) 1 maggio 2016
L’aperto delle sere
s’incammina
di crepuscoli e
d’oro.
bologna. 29 aprile 2016
E poi qualcosa inatteso ti cambia…le priorità delle cose di sempre non si ritrovano più…
Cliccare QUI per l’articolo completo
Ovunque annidano di neve sulle tracce del verso,
assiepano
biancori
fino all’altezza del
canto
di uccelli
alto tanto da echeggiare
senz’alcuna visione.
bologna. 29 aprile 2016
Di rosalattea
l’avanzata della sera
e un resto di canti
nel crepuscolo
sbriciolano
l’o
ra.
bologna. 28 aprile 2016