des choses transparentes – Pierre Soupir

 

 

des choses transparentes
me précédent encore
car je ne sais dire plus
que mon propre regard

une étoile se souvient
de l’eau dormante
qui la reflète si bien

je suis si loin de
ce que sera le matin
avec mon souffle lent
dans mon sommeil

allongé, à côté,
de cette fille endormie
qu’est devenu l’absence
de tout espoir.

Pierre Soupir

 

cose trasparenti       mi precedono

io non so dire
più
del mio sguardo

dell’acqua dormiente
rammemora una stella,
così bene la riflette

io dal respiro lento
nel mio sonno,
disteso al fianco di questa ragazza
addormentata
divenuta
l’assenza di ogni speranza

tanto lontano
dal mattino       da quello che sarà

Traduzione dal francese di rosaturca

 

Estratto da Les contours du dedans – p. 77
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Pierre Soupir – il sito dell’autore
 

 

 

 

 

 

aucun mot – Pierre Soupir

 

 

aucun mot
du silence
ne change

ne pourrait
changer

seule notre
écoute
connaît des
variations

Pierre Soupir

 

del silenzio
non
cambia
parola alcuna

cambiare      non
può

il nostro ascolto soltanto conosce variazioni

Traduzione dal francese di rosaturca

 

Estratto da Les contours du dedans – p. 72
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Pierre Soupir – il sito dell’autore
 

 

 

 

 

 

 

Minuendo

 

 

 

je diminue. —

Pierre Soupir

 

 

minuendo
nel numero       estinguersi
poco di fuoco
        — perire       minuto

Villaconvento di Lecce. 16 marzo 2016
 

 

 

 

 

 

“bouche à bouche…” – Pierre Soupir

 

 

 

” bouche à bouche
avec la froideur
d’un souvenir ému “

                                          Pierre Soupir

 

 

bocca
a bocca
con il rigore di un
ricordo
commosso

Traduzione dal francese di rosaturca
 

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Pierre Soupir – Il ritmo e l’oblio

 

 

 

Pierre Soupir  – Le rythme constant de l’oubli

 

 

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Twitter :  @fa_rou

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“ dans le poème,

quelque chose se passe, enfin,

loin de toi. ”

 

 
e nel poema
qualcosa si sfila, infine
lontano da te.

Traduzione dal francese di rosaturca

 

 
Come richiami nella notte presi da desiderio. Versi brevi riecheggiano campi di spazio in cui niente è da vedere e l’ascolto mette a fuoco il silenzio. Quasi poesie, se non fosse che si arrestano proprio sul punto di farsi canto. Sono la mappa di erranze di un’assoluta soggettività.

Una lista di versi. Pierre Soupir la compila su Twitter giorno per giorno sulla linea del tempo. Giorno per giorno lui abbandona nella rete brecce d’identità. Ri-attraversare i suoi versi con un’altra lingua è riconoscere al cuore del suo richiamo una comune vertigine.

rosaturca

 

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bologna. 19 ottobre 2015