Le Due Signore

 

 

Per Demetra note di viaggio #2

 

 

 

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I. immagine web

 

 

 

Qualche riflessione dalla lettura di Le Due Signore. L’archetipo della trasmissione della vita, di Tilde Giani Gallino

 

Demetra e Persefone, madre e figlia, le Due Signore : raddoppiano l’immagine della segreta conoscenza che hanno le donne di dare alla luce, di mettere al mondo figli e figlie. Molteplici le figure di divinità femminili accoppiate provenienti dai più antichi miti dell’umanità, da diverse aree geografiche del mondo. Sia che si tratti di sorelle o di madri-figlie, la loro venerazione scaturisce dal rappresentare la facoltà di generare la vita di ogni cosa creata, ma in un rapporto che si intensifica e si sprigiona moltiplicato rispetto alla potenza già straordinaria che ogni Grande Madre manifesta da sola. La potenza simbolica delle Due Signore è allora nella relazione degli sguardi che circoscrivono lo spazio in cui le donne si riconoscono e si trasmettono il segreto della generazione possibile della vita.
Tale segreto potrebbe essere anche il significato del libro che quasi sempre compare tra Anna e Maria bambina, ultima variante della coppia di Signore.

rosaturca

 

Per approfondire : Tilde Giani Gallino Le Due Signore. L’archetipo della trasmissione della vitain Le Grandi Madri. Feltrinelli, 1989

 

 

 

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II. immagine web

 

 

 

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III. immagine di Beppe Fiorelli

I. Ade, Demetra, Persefone con adoranti Museo Archeologico Nazionale, Atene
II. Bartolomé Esteban Murillo, Sant’Anna e la Vergine bambina Museo del Prado, Madrid
III. Anonimo, Sant’Anna e la Vergine bambina in una chiesa del Salento
( cliccare sulle immagini per ingrandire )

 

 

 

 

 

 

La relazione degli sguardi

 

Per Demetra #note di viaggio 1. La relazione degli sguardi

 

 


Il mito è  infatti esplicito : non la figlia soltanto, in quanto sottratta dalla madre, ma la terra intiera diviene sterile e più non genera. E’ la nascita stessa, il phyein, che cessa di apparire, quando è negato il reciproco sguardo fra madre e figlia. Il genere femminile, nel quale la nascita si incarna, vuole relazione di sguardi fra le simili, vuole che il genere stesso sia per ogni donna comune orizzonte di riconoscimento, affinché il nascere, che è già accaduto, possa ( e non debba ) accadere ancora.

Demetra, di Adriana Cavarero. 1990

 

 

Cosa significhi questa relazione di sguardi di riconoscimento resta misterioso. Un senso forse tanto misterioso quanto già sottratto. E tuttavia è sufficiente registrare questo blocco di senso perché intorno vi possiamo sperimentare nuove vie d’uscita…..sempre in assenza di sicurezza.

rosaturca

 

 

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Demetra, in Nonostante Platone di Adriana Cavarero
Editori Riuniti, 1999