Resta il dolore un assoluto sempre. Perciò la sua entità è incalcolabile, sempre
e
lei è
fatta TOTEM nelle mani
e
spostata qua
e
là.
Resta il dolore un assoluto sempre. Perciò la sua entità è incalcolabile, sempre
e
lei è
fatta TOTEM nelle mani
e
spostata qua
e
là.
E
soffiare via la polvere
sulla rosa dei venti
all’
orizzonte del mare.
autostrada Adriatica. 1 luglio 2018
Finire del giorno
sul cuore del
nespolo s’accendee
tace.
villaconvento di Lecce. 3 agosto 2018
Imbandierata e
carica di frutti
l’oscura Madre
la sua offerta
declina.
villaconvento di Lecce. 2 luglio 2018
Ecate
solitaria
nel vasto cielo
……..
villaconvento di Lecce. 3 luglio 2018
Coste di lini
bianchi
contendono
lo sfatto ardore a
Demetra un po’ di più
a
ogni passo
sprofonda.
Borgo di san Petronio, bologna. 19 agosto 2017
( per leggere di più clicca QUI )
Inesauribile la vena
del supplizio
del sangue che risale
a illanguidire di
tristezza
sul tuo viso.
villaconvento di Lecce. 17 luglio 2017
Sang
Inépuisable
onde
de tourment
du sang
qui sourd
et défait
ton visage
de tristesse.
Traduzione dall’italiano di Philippe Aigrain @balaitous
ATELIER DE
BRICOLAGE
LITTÉRAIRE
E
richiama di Te
il cinguettìo dei passeri
a ondateil profumo che
schiude al
calore dolce nell’aria
il frutto del fico
promette
nel vento.
villaconvento di Lecce. 7 luglio 2017
e rinunciare
alla menzogna patriarcale di Colei che porta distruzione
— sciogliere la finzione del suo viaggio disarcionare da sé
la legge
l’oscurità …
Dicono :
Dalla tomba alla vita
Ritorna
La kore sposa… e non sapevano
Degli occhi bianchi e rossi.Procede
Senza madre
Senza scorta.
Tutte le età porta con sé,
La nudità di una rosa.
( La kore sposa )
Madre.
Così distolta dal tuo sguardo
E sola
Non ho creduto alla paura
Che mi metteva l’Inferno
Che mi serrava le viscere
Che già mi aveva derubato il passo.Poi
Quando il mio gesto
Ai polsi ha rinunciato
Alla sua volontà
— allora ho visto e creduto
Alla mia fine.
Quelle tue mani
In cerca nel mio ventre
Hanno fermato la mia immortalità
— la mia innocenza, dicevi.E nell’angoscia seguita allo spavento
La castità della mia prima voce svaniva.*
La kore sposa,
Sposa di te
Compagna al buio trono.La tua frode non fu rapirmi ai venti
All’abbraccio del mare
Alla madre sempiterna fiorita
— ma la tua legge
Con il suo confino.*
La cara madre
Voluttuosa e feconda
Sorride nelle selve
Corre con gli animali.
Non sa la madre l’Inferno
In cui gli sguardi stanno separati
E il vivere
Si riproduce senza più generare.*
Quando l’occhio fu dilatato
E preso al buio
Vidi
Il riflesso che non aveva vita
— ed ero io, bisognosa di cure
Per durare nei ferri.Lui non si oppose allora, ed io stupii. Lui mi lasciò vagare.
Io — io non cercai la madre.Ogni tentata via portava sempre a lui, alle sue mani
Che legano
Forti più dei Venti
Sciolgono le membra più lontano del mare.*
Non saprei dire lo scarto misterioso
Per cui trovai l’uscita :
Di nuovo seppi l’aria, la cara luce intorno
E questo bastò.Forse, era l’Inferno ad essere svanito.
Che c’ero stata si vedeva ancora ai bordi dilatati dello sguardo.
Non era invece nel mio ventre l’Inferno,
E per questo io non ero ancora perduta.Ma nemmeno ero io ancora immortale.
Quelle tue mani
In cerca nel mio ventre
Hanno fermato la mia immortalità
— la mia innocenza, dicevi.E nell’angoscia seguita allo spavento
La castità della mia prima voce svaniva.*
La kore sposa,
Sposa di te
Compagna al buio trono.La tua frode non fu rapirmi ai Venti
All’abbraccio del mare
Alla madre sempiterna fiorita
— ma la tua legge
Con il suo confino.*
La cara madre
Voluttuosa e feconda
Sorride nelle selve
Corre con gli animali.
Non sa la madre l’Inferno
In cui gli sguardi stanno separati
E il vivere
Si riproduce senza più generare.*
Quando l’occhio fu dilatato
E preso al buio
Vidi
Il riflesso che non aveva vita
— ed ero io, bisognosa di cure
Per durare nei ferri.Lui non si oppose allora, ed io stupii. Lui mi lasciò vagare.
Io — io non cercai la madre.Ogni tentata via portava sempre a lui, alle sue mani
Che legano
Forti più dei Venti
Sciolgono le membra più lontano del mare.*
Non saprei dire lo scarto misterioso
Per cui trovai l’uscita :
Di nuovo seppi l’aria, la cara luce intorno
E questo bastò.Forse, era l’Inferno ad essere svanito.
Che c’ero stata si vedeva ancora ai bordi dilatati dello sguardo.
Non era invece nel mio ventre l’Inferno,
E per questo io non ero ancora perduta.Ma nemmeno ero io ancora immortale.
bologna. Agosto 2013 – Settembre 2016
E’ già notte
nel folto dei ramie
risplende la luna
a — dormenta
di foglia in foglia.
Santa Maria dei Servi, Bologna. 11 settembre 2016
Sottile
delicata fonte di
voluttà
di vivere eterno
in questo lume d’ariaInfinito sorriso.
statale 16, Puglia. 7 giugno 2016
Come nel vento sulle messi
la voce delle spighe il nome mio
se mia madre lo chiama.
villaconvento di Lecce. 7 giugno 2016
Nel
palmo
della mano
un’alga di vento sta
sbriciolando
che non ha più radice
il
mare.
bologna. 9 febbraio 2016
~
dans la paume
de la main
une algue de vent
se désagrège
la mer
n’a plus de racines
~
Traduzione dall’italiano di Philippe Aigrain @balaitous
ATELIER DE
BRICOLAGE
LITTÉRAIRE
La rosa di mia madre
Ho diciott’anni
stamattina
porto la rosa di mia madre
sulla faccia.
bologna. 12 ottobre 2015
Dissotterra notturna
virginaleuna frescura d’acque di
fossi
commossa
di ginocchia.
bologna. 12 – 30 ottobre 2015
Di te, più solitaria stella
non c’è
nel firmamento.Nata nuova alla terra scura,
il sangue
un dono scheggiato.
bologna. 25 sett. – 1 ott. 2015
La chiara forma
sul
fianco della notte
non finisce di venire a
svolgere
il segreto
di tanto misteriosa fonte di
gentile tenerezza.
bologna. 15 luglio 2015
Con le dita delle mani ogni seme
a ogni passo —
nell’argilla che separa, dove
l’aria
la terra
ha disseccato.
bologna. 14 luglio 2015
Di bianca luce
di lino ricopriva …nei giorni d’estate
bologna. 13 luglio 2015