Mattino muto

 

 

 

Mattino muto

 

 

             Mattino muto con un vento leggero e illuminato. Senza voce.
Ascolto, infinito. Luce impercettibile

sale
e
bagna con il suo splendore         blu
di cobalto il cielo.

Borgo di San Petronio, bologna. 9 agosto 2007
 

 

 

 

 

 

L’occasione e la pietra

 


      L’occasione e la pietra

Il carro dorato
del fragore dei giorni
illumina da lontano
— assorto lo sguardo
cementa
l’occasione e la pietra.

bologna. 24 ottobre 2014

 

 

 

 

 

 

La vanità che assedia

 

 

 

      La vanità che assedia

La vanità che assedia
lo slancio di un istante
in cui la mano per poco si dimentica
intagliando nel vascello di silenzi
azzurri fusi di abbandoni.

bologna. 24 ottobre 2014

 

 

 

 

 

 

Tempesta

 

 

 

      Tempesta

Il raggio luminoso dei pianeti
Squarcia il coro sinistro dei Venti
Il poeta – la testa ardente di sonno –
Nella notte stellata non finisce di venire tradotto
Con tenero gelo agli esili del Nord.

bologna. 22 ottobre 2014

 

 

 

 

 

 

Quel rampicante

 

 

 

      Quel rampicante

Tocchi di pioggia sui sempreverdi
Il cielo chiuso senza echi
Nella notte densa
Nell’ora solitaria

Davanti a uno specchio buio
A una finestra di sonno
Si leva danzando
Si attorce svelto
Quel rampicante di braccia di foglie
Di parole vane

bologna. 14 – 22 ottobre 2014

 

 

 

 

 

 

La vicinanza dei pazzi

 

 

 

      La vicinanza dei pazzi

Si spingono verso il porto come si dice del Vento,
la gentilezza violata – violenta
e la folla che li abita
come vanno nel Vento fiumi di foglie
staccate via.

bologna. 21 ottobre 2014

 

 

 

 

 

 

Alla fonte dell’ombra

 

 

 

      Alla fonte dell’ombra

Esce al crepuscolo
beve alla fonte d’ombra
della foglia
— Un rinnovato silenzio
sollecito e vano
s’adempie nell’occhio
nella bocca. Si va      ne viene
al cuore una gioia.

bologna. 21 ottobre 2014