CONTREPOINT – Janvier 2016

 

Francis Royo  les mots
Claudine Sales  les couleurs
Traduzione dal francese rosaturca  

 

CP 84 – 7 JANVIER 2016

“ tu
tisses
comme feuilles en hiver
une flamme confondante
et glacée

d’un chagrin
une mémoire ”

 

 

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tu,
tessi
come foglie in inverno
una fiamma che confonde     ghiacciata

di uno zigrino
un ra-
memorare

 

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Serge Marcel Roche – Horizontal et l’ennui

 

 

 

La notation est un art de forêts inconnues*

*D. Hasselmann

 

 

Dieci notazioni dalla foresta dell’inedito pulsante
Testi in lingua originale francese di Serge Marcel Roche
Traduzione dal francese di rosaturca

 

 

Chiedo di ottenere una nazionalità, cerco un cavallo purosangue della taglia di un paniere, ma due sogni non fanno una poesia, stessa cosa vivere alla frontiera o praticare l’equitazione.

“Je demande l’obtention d’une nationalité, cherche un cheval pur sang de la taille d’un panier, mais deux rêves ne font pas un poème, même à vivre sur une frontière ou pratiquer l’équitation.”

notation 3

 

 

Più niente. Soltanto, attendere.

C’era una libellula sul rubinetto dell’acqua.

“Pas de plus que rien. Attendre seulement.
Il y avait une libellule sur le robinet d’eau.”

notation 8

 

 

Avrò passato sei anni in questa poltrona dai cuscini blu.        Adesso, lassù, i cani mi disfano la notte.

“Aurai passé six ans dans ce fauteuil aux coussins bleus.
Maintenant, là-haut, les chiens me défont la nuit.”

notation 10
 

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Pierre Soupir – Il ritmo e l’oblio

 

 

 

Pierre Soupir  – Le rythme constant de l’oubli

 

 

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Twitter :  @fa_rou

Per il sito di Pierre Soupir cliccare QUI

 

 

“ dans le poème,

quelque chose se passe, enfin,

loin de toi. ”

 

 
e nel poema
qualcosa si sfila, infine
lontano da te.

Traduzione dal francese di rosaturca

 

 
Come richiami nella notte presi da desiderio. Versi brevi riecheggiano campi di spazio in cui niente è da vedere e l’ascolto mette a fuoco il silenzio. Quasi poesie, se non fosse che si arrestano proprio sul punto di farsi canto. Sono la mappa di erranze di un’assoluta soggettività.

Una lista di versi. Pierre Soupir la compila su Twitter giorno per giorno sulla linea del tempo. Giorno per giorno lui abbandona nella rete brecce d’identità. Ri-attraversare i suoi versi con un’altra lingua è riconoscere al cuore del suo richiamo una comune vertigine.

rosaturca

 

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bologna. 19 ottobre 2015
 

 

 

 

 

 

Un velabro di rose – NOTA

 

 

 

Un velabro di rose

Alla sera,
incontro al freddo
turchino        accende
               un velabro*
una durata di rose.

rosaturca

 

 

NOTA PER UN VELABRO

*velàbro, è parola scelta qui nel suo significato derivato da velo : copertura che vela, che sottrae l’oggetto velato allo sguardo, lieve strato che copre, avvolge e prolunga. Il termine non si trova più nella maggior parte dei vocabolari della lingua italiana – decaduto dall’uso e infine obliato nella nostra coltura della lingua. E tuttavia velabro non è lo stesso di velo. Non fosse altro per l’eco latina del nome, che ispira suggestioni di sacre velazioni nuziali di tradizione mediterranea ( greca e romana ). Ma rinviene anche lungo tutta la tradizione biblica, in cui si dice di veli che non smettono di nascondere – rivelando, spesso come nube di viva luce che adombra – trasfigurando.

……………

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bologna. 2 – 13 ottobre 2015
 

 

 

 

 

 

Un velabro de rosas ( en español )

 

 

 

Un velabro de rosas ( en español )

Por la tarde, al
encuentro del frío
azul turquí        encende
               un velabro
una duración de rosas.

                                            rosaturca

Traduzione dall’italiano di Francesca Caggiano
 

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