Sulla costa del canto

 

 

 

      Sulla costa del canto

La distesa nella gola del merlo
e la costa del canto.

Di presente
ogni nota frammezza nell’aria
questo eterno durare,
in cui manchiamo noi.

bologna. 23 maggio 2015
 

 

 

 

 

 

Del merlo, del canto

 

 

 

      Del merlo, del canto

Oltre la soglia del canto

— ascolto
non è più       ma passo

Oltre l’uscita l’Aperto
fra gli sporti e
le cave del verso,
linea d’argine       fra …

bologna. 21 – 23 maggio 2015
 

 

 

 

 

 

La morbidezza delle sere

 

 

 

      La morbidezza delle sere

La morbidezza delle sere
all’imbrunire        e lungamente

Sulla piana d’acque
solo i cori di grilli       scivolando l’aria a quelli s’afferra

pianura veneta. 16 maggio 2015
 

 

 

 

 

 

L’oro e la rosa

 

 

 

      L’oro e la rosa

E sfogliava a ogni battito l’ala
l’oro    la rosa,
nel volo che abbandona
l’uccello all’aria
al tramonto.

pianura veneta. 16 maggio 2015
 

 

 

 

 

 

La notte di piogge

 

 

 

      La notte di piogge

La notte di piogge
al suo passaggio
ha riempito le vene.

E poi cessava,
come di notte il sonno
prende ogni forma di vita.

bologna. 16 maggio 2015
 

 

 

 

 

 

Alla soglia

 

 

 

      Alla soglia

Alla soglia del giorno
all’ascolto nel cuore di notte
questo immenso durare,
tenuto di silenzio
— e non un battito.

bologna. 16 maggio 2015
 

 

 

 

 

 

Nel tatto di nidi

 

 

 

     Nel tatto di nidi

Nel tatto di nidi
e di piogge appena,
fra il sonno e
le veglie di mattini sconosciuti.

Fratto il sentiero,
con quotidiana mano sfogliamo questi passi
nel folto, e nell’orecchio
il ventaglio d’acque
scrosciando
dimora.

bologna. 15 maggio 2015
 

 

 

 

 

 

All’ora nona

 

 

 

      All’ora nona

All’ora nona
sbiancava il cielo        il Vento
di un giorno estivo.

bologna.12 maggio 2015
 

 

 

 

 

 

Segreto stupore

 

 

 

      Segreto stupore

Mille teste di orchidea
possono parlare       come palpitare
di segreto stupore

bologna. 9 maggio 2015
 

 

 

 

 

 

Senza Vento

 

 

 

      Senza Vento

Notturno solitario senza Vento
punteggiato di luci di stelle nell’attesa di luna

       e non ancora silenzio

bologna. 7 maggio 2015
 

 

 

 

 

 

Il silenzio di notte

 

 

 

      Il silenzio di notte

Il silenzio
di notte
è durata

e il volume del tempo
al passaggio,
e la trama sottile
in cui la vita sensibile …

bologna. 4 – 9 maggio 2015
 

 

 

 

 

 

Leggero nella notte

 

 

 

      Leggero nella notte

Passa leggero nella notte
un Vento fresco,
passa sempre una vena che profuma di
selvatico
eterno.

bologna. 9 maggio 2015
 

 

 

 

 

 

Lo schianto

 

 

 

      Lo schianto

Ha ceduto
di schianto       senza echi per l’aria
spezzata
di scoppio di legni
la tenuta del mondo.

bologna. 8 maggio 2015
 

 

 

 

 

 

La tenuta del mondo

 

 

 

        La tenuta del mondo

Fischiano
ai cardini del cielo       nell’orecchio
feritoiano
questa tenuta del mondo.

bologna. 6 maggio 2015
 

 

 

 

 

 

Prima del giorno

 

 

 

      Prima del giorno

E poi
un salto – forse una risalita
bagnata di primo chiarore
dispose al cielo in
luogo dei canti.

Ed essi tacquero.

E il silenzio nell’aria
svolgeva la riuscita del giorno        come se fosse l’incedere di luce
materia certa del mondo
e i canti brevi degli uccelli nell’orecchio
minassero
l’uscita.

bologna. 4 – 6 maggio 2015
 

 

 

 

 

 

Sfibrava

 

 

 

      Sfibrava

Sfibrava
nidi tra i capelli
come più antiche sepolture svuotate alla luce
di secoli a venire.

bologna. 4 maggio 2015
 

 

 

 

 

 

Incastonati

 

 

 

      Incastonati

Incastonati di sole
di sale,
nella voce di
una parola che non è ancora
lingua,
ma cofano* di liscivia
e pira di serti
di potatura.

bologna. 4 maggio 2015

 
* Cofano : grande recipiente circolare di terracotta usato per il bucato, nel dialetto salentino.
 

 

 

 

 

 

Di fidato stupore

 

 

 

      Di fidato stupore

Scivolare dalla presa del giorno
per la gola del merlo…

              nel cedimento levigato di sonno

Aderire
senza il minimo attrito all’enigma del canto,
e in superficie uno sgombero favoloso
opera nell’orecchio
alla venuta del mondo.

bologna. 4 maggio 2015