torre Colimena, golfo di Taranto. Agosto 2014
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Scrivere come guardare senza vedere niente, come ascoltare parole dove niente era da dire. Come una voce nell’orecchio che non ha suono —ma ritmo, che mi legava nel respiro e mi attraeva a restare in ascolto.
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Per la maggior parte del tempo ho scritto come sotto dettatura. Soprattutto di notte, nel sonno. Oppure in certi vuoti – nel giorno – del cielo.
bologna. 19 -23 agosto 2014
(Scritto preparatorio di prossima pubblicazione su Chemin tournant)