Lettera da Istanbul.

 

“Sur le site Internet des élèves d’un lycée d’Istanbul, un jeune a expliqué que l’important c’est de résister, non de vaincre. “Ils nous chassent avec des gaz? Peu importe. Reculons. Mettons-nous à l’abri, préservons-nous, pour pouvoir revenir… et résister. (…)”
 
Etienne Copeaux

 

 

Una traduzione in italiano del testo.

 
Sul sito Internet degli studenti di un liceo d’Istanbul, un giovane ha spiegato che l’importante è resistere, non vincere. “Loro ci spazzano via con i gas? Poco importa. Arretriamo. Mettiamoci al riparo, riserviamoci, per poter ritornare…e resistere.” Questo giovane spiegava anche la possibilità di riservare la sua forza e la sua vitalità al movimento. In effetti, è molto semplice: resistere, ma senza cercare di resistere alla violenza. La violenza che picchia a vuoto è ridicola.

Amici, seguiamo, seguite la saggezza di questo giovane.

La persona che mi ha riferito questo è di un’altra generazione (la mia), di un’epoca -mi dice -in cui i movimenti non cercano più di vincere -rovesciare il governo o il capitalismo. Spesso in Turchia in una lotta disperata -suicida, il solo risultato è quello di aver lasciato dei “martiri” da commemorare: Deniz Gezmis  il cui ritratto compariva sull’AKM durante le belle giornate del movimento attuale. Il mio interlocutore approva calorosamente le proposte del giovane liceale, ammettendo che abbiamo qualcosa da imparare da queste nuove generazioni. E’ vero.

Sono tornato a Istiklal, ho fatto la via per tutta la sua lunghezza e non è rimasta traccia di niente. La stessa cosa nei quartieri caldi di ieri sera Siraselviler e Cukurcuma. Veramente c’è da complimentarsi con i servizi municipali. Per la pulizia, ma soprattutto per la capacità di cancellare il passato, anche il più recente. Sono forti.

All’ingresso di piazza Taksim, allo sbocco su via Siraselviler, numerose forze di polizia in riposo. Sono stupito. Questi Robocop SONO SENZA ALCUN CONTEGNO. Stanno sdraiati sui marciapiedi, seduti per terra, fumano, bevono. C’è da stupirsi giacché nelle CSR, in Francia,  si lasciano “cuocere” le truppe al sole o al freddo, in piedi, per alcune ore prima delle manifestazioni, a volte lasciando che la popolazione le insulti, così da innervosire per bene i poliziotti. L’assenza di contegno è severamente punita dall’esercito francese e sicuramente dalla polizia.
Mi ricordo di aver visto qualche volta, nella mia via Susam sokak, dei poliziotti nella loro auto di servizio, letteralmente stravaccati nei loro sedili, farsi servire il tè a un semplice schiocco delle dita (sarei meravigliato che abbiano pagato per quel tè).

Quest’assenza di contegno non è un dettaglio. Dimostra che sono loro i re della strada, che fanno quello che vogliono. L’assenza di contegno denota la loro pericolosità: assenza di contegno vuol dire che loro non hanno contegno.

Il mio pensiero vagabondava osservando oggi quei Robocop delle Forze di pronto intervento. Non soltanto se ne stanno senza contegno, ma si sdraiano così in mezzo alla popolazione, alla folla dei numerosi passanti. Non posso immaginare, nel ’68 o negli anni più duri che sono seguiti, in Francia, un poliziotto isolato in mezzo alla folla: avrebbe rischiato di essere insultato molto seriamente, se non aggredito. Sarebbe stato pericoloso per lui.

Qui, in un contesto estremamente teso, i passanti non fanno niente, non dicono niente, non li insultano. Un amico con il quale mi stupivo mi dice: Ebbene, non hai capito? Ci troviamo in uno Stato di polizia, la gente ha paura, molto semplicemente.
E’ vero, è talmente semplice. E mi viene in mente che, con il mio spirito di Francese sbarcato di fresco, avevo “risposto” a un poliziotto che mi si era rivolto senza metterci la minima formalità, dandomi del tu. Ho dovuto confrontarmi con una reazione violenta, gesti minacciosi, un cenno di schiaffo. Me ne sono andato sentendomi nel giusto.

Capisco cosa può essere, in Turchia, la paura dela polizia. L’ho compreso ancora meglio con il caso Metin Goktepe, il giovane foto-reporter pestato a morte in un commissariato nel gennaio 1996.
Se ho capito…la dimostrazione? Non ho osato fotografare quei Robocop sdraiati.