“Poesie surrealiste di V. B.” – I

 

 

 

      Perdendo quota

Limpida gioia, di che mano sei morta
sotto i duri piumaggi di palmizi senza profeti?
L’insonne adolescente
assetato di sogno e di brutalità
piange ora sulla spalla
di un’alba spilungona
non lontano dal mare
non lontano dalla verità.
Che furia. Che vergogna senza pace.
Che accanimento oppone la cruda invereconda
casistica del vizio a ciò che fu
sentirsi un tempo il cuore in petto
o camminare nelle vie, tra la gente
come armati di un bastone
meraviglioso e invincibile.
Come potremo ora vivere perdendo quota in noi stessi?
O forse nei mattini senza specchi
ringrazieremo la morte dei suoi cortesi anticipi?
Le pallide avanguardie desiderose di scandalo
avanzano anch’esse verso il loro Acheronte.
O, soccorreteci, aiuto, bianca poesia!
Aiutatemi voi, bianco foglio di carta,
a dire ciò che non so.

Vittorio Bodini
da Metamor, 1967. BESA editrice

 

 

 

DSCF5791_procCosteggiando la Basilica di Santa Caterina, Galatina (LE)