Un compimento.

 

Quando succede si sa. Prima: è impossibile da capire.
Per tutto il giorno il cielo è rimasto sereno, l’azzurro più trasparente nell’oro della luce. Ancora fino a sera.
Appena sveglia, c’è stato oggi chi ha detto di ritrovare nell’espressione sul mio viso il riflesso degli aperti.

Per tutto il giorno dentro la pagina scritta. Del tempo trascorre la sua luce alla finestra: perduta. Con l’attenzione distolta da qui, dimenticando di vivere. Le lancette dell’orologio a corda contano l’ora sempre più lentamente, fino a indicare un tempo improbabile quando nell’aria le campane delle chiese rintoccano le sei.
E’ sera. Ho bisogno di una tazza di caffè.

Il lavoro è finito. Il Primo canto: chiuso. Insieme alle ultime fotografie. Più tardi, sarebbe durato ancora per un poco fino al cadere dell’oscurità. Poi, sarebbero state soltanto le note della Passione nella stanza.

bologna. 25 settembre 2012.