Bologna. 13 settembre 2014
In ricordo di M. B. (immagine blog.fgm.it)
Dalla cancellazione del morire
Dalla cancellazione del morire, il vivere deriva solitario apparire morire non apparire più
Porre lo sguardo in comune davanti a questo enigma, vegliarne la distanza offrendo gli olocausti delle nostre illusioni permetterebbe di agognare per la rotta del dolore ancora la speranza di una costa d’amore
Non è la vita che continua, non è la pena che passa. E’ la ” vita interrotta ” che non finisce di venire per tutto il tempo che resta
bologna. 22 – 24 settembre 2014
Occultare il morire
Occultare il morire
Annullare il dolore
Levare terra sotto i passi
Dello strazio che
Incombe —
Simile a Vento
Si getta su di noi.Nel gorgo muto
Si è sciolta
Ogni misura — ma sulla soglia
Richiama
Quel suo mancare di volto
Questo svanire apparendo
Soltanto per noi.
bologna. 20 – 24 settembre 2014
La morte di Maria molte cose avrebbe legate insieme, disorientandole verso nuove forze diverse. Come se il vuoto segreto e rivelato sulla sua spoglia mortale, facesse più vivo il risalto della toccante bellezza del mondo, della delicatezza misteriosa di vivere.
bologna
Marzo 2014
I.
Confusa a giri di vite nel volgere del tempo, dentro i vuoti di parole neppure per ultimo si separò all’ascolto
Giacendo
— e non ancoraCon le tue melagrane per i giorni dei morti, davanti alla tua pietra lisciata di dolore ed esibita alla nostra incomprensione Io vengo
bologna – barletta
5 marzo 2014
II.
Fra due solchi brevi di pianto
All’infinito si svuotò
La casa
La vita.
bologna
14 marzo 2014
III.
La forma giacente di forze, setacciata palmo a palmo la vita Quando il dolore supera il limite fisico della polpa Corpo, non è più. Dimentica di gridare a tratti invoca
bologna
14 marzo 2014
IV.
Nera notte di Stige
Si affolla
Contro il principio
E non passa
Nel vuoto d’aria
Lontano ogni fragore.
lecce
7 – 8 marzo 2014
V.
Poi dietro un cielo di stelle
La notte si rivela
Legata d’acque
Ai mirti
Alle prime viole.
lecce
8 marzo 2014
VI.
D’azzurro e di Vento.
Canti d’uccelli
E grida di gabbiani.
Dentro e fuori la casa
Il profumo dei fiori.
lecce
8 marzo 2014
VII.
Fra giorno
E oscurità
Distribuisce una forza di sale.
Fra le paludi e i pini
Corpi d’arie
Si levano
Di luce incerta.
Sugli orizzonti d’ulivi
La sera è uno specchio di viole.
lecce
9 marzo 2014
VIII.
Sopra la casa
Nel circolo delle stelle
Luna risale il corso del tempo,
Nel blu del cielo di notte
Le sponde misteriose
Dell’esistere.
lecce – bologna
9 – 15 marzo 2014