Da te a me

 

a mia madre 

 

 

      Da te a me

Da te
a me      
in questo bordo del fiume luminoso      una vena d’argille

un insorto clamore
di silenzi
come distese di neve,
di senso germinante
rompe le catene
nell’orecchio

e poi la brezza delle sere d’inverno
ci rinfresca sul viso,
sotto il portico di viole
dove sedevamo.
Nell’alto scambiano
le brume col buio.

bologna. 3 dicembre 2014

 

 

 

 

 

 

Sfumavano distanze

 

 

 

      Sfumavano distanze

Sfumavano distanze nella rosa,
mentre il verso lancia i dadi
sull’avvenire

come nuvole sparse adunate dal Vento

mutano voci di pioggia
e braccia nere sotto manti di foglia

bologna. 17 dicembre 2014

 

 

 

 

 

 

I giorni di Leucotea

 

 

 

      I giorni di Leucotea

I giorni di Leucotea
hanno velato la caduta
delle stelle
e la nascita di nuove lune.
Di gelido biancore
la Dea dispone sulla terra
il proprio esilio,
e la purezza per gli uomini
è per la Dea l’oblio…

bologna. 14 dicembre 2014

 

 

 

 

 

 

Terra d’ali

 

 

 

      Terra d’ali

Una corsa di ghiacci
si è fermata,
e sulla terra grigioazzurre le brume
schiudono appena rose
sui declivi del tramonto.
Solitari nel tempo
vengono i giorni di festa.
Nell’aria disegna
una terra d’ali
lo scoppio di uccelli in volo.

bologna. 13 dicembre 2014

 

 

 

 

 

 

Un riso bianco

 

 

 

      Un riso bianco

Si scatena nell’aria
un riso bianco,
nella notte di uomini
che scambiano i crepuscoli d’inverno
con la paura
la malinconia.

bologna. 11 dicembre 2014

 

 

 

 

 

 

Di melarancia

 

 

 

     Di melarancia

Di melarancia s’infiammano
le nevi       e come imporpora d’intensità,
di sciami per l’altissimo!
La notte traghetta per infinito
numero di stelle,
copiose lune migrano
di foglia in foglia
per una duplice oscurità.

bologna. 9 dicembre 2014

 

 

 

 

 

 

Tota Pulchra Es Maria

 

 

 

      Immacolato chiarore

Immacolato chiarore di dicembre
spinge sullo stipite —
ha forzato l’oscuro.
Traluce latteo nel gelo
del mattino,
saldando nell’attesa l’Aperto
e il legno a primavera.

bologna. 8 dicembre 2014

 

 

 

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Particolare del dipinto di Giovanni Marchesi, detto Sansone (1699 -1771). SS. Trinità
( cliccare sull’immagine per ingrandire )

 

Tota Pulchra Es Maria (canto) – link

 

 

 

 

 

 

Fine d’anno – una raccolta

 

 

 

L’ultimo dell’anno

      Un punto — uno qualunque,
      Nell’universo

      …Purché sia
uno
nella distanza dell’Oscurità

      (Sempre la stessa illusione di contare)

      Pioveva di notte sui giardini       sui mirti      sulle rose. Pioveva lento impenetrabile, Eterno      

Quelli che non ci sono, nell’aria veloce e densa vengono. 

      (La memoria  affiora sorgiva)

 

 

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Naturale

Liquido Azzurro il cielo del mattino

(Il mare alto,
Lontano
Il mare calmo      Fermo)

 

*

 

I canti dei passeri
sul muro della casa –
dei voli improvvisi
il frullo d’ali. 

 

 

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Eloqui

I gelsomini
portano Vento, e una voce
dal ricordo antico.
Come gesti tesi
nel richiamo
per l’eternità.

 

 

 

Notturno

Posa
nella guancia dell’
Oscurità
come onda silente
e mai ferma,
calma frescura di
santità
di sale.

Nuvole e Vento
ai cardini di stelle.

 

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      Un’alzata di secoli muoveva silenziosa
in mezzo al brusio del mondo

      …Dagli ordini delle arcate
dai timpani dei portali,
fluttuando più misteriosa dal vacuo delle logge

lecce. Gennaio 2014

 

 

 

 

 

 

Solstizi d’inverno

 

 

 

bologna. Dicembre 2013.

 

 

 

 

Solstizi d’inverno

          Immacolati solstizi di Luce
          Nei cieli brevi
          Degli azzurri d’inverno.

Una giornata limpida e silenziosa. I passaggi che fa il Tempo come il palpitare segreto delle declinazioni di Luce   Agli azzurri dei quattro angoli del Cielo.

bologna. 13 dicembre 2013.