Più cuore nelle mani

 

“Mettete più cuore in quelle mani” si legge all’uscita sulla vetrata del santuario della Madonna della pioggia. Si può leggere il motto soltanto dall’interno dell’aula, come sempre, in controluce verso il mondo di fuori, ancora un paio di passi nel luogo interiore illuminato di bruno. Guadagnavo la soglia e mi accorgevo di essere stata interdetta.  Semplice la frase. Urgente nel suo tacere un riferimento esplicito al comando divino. Quasi che in questo modo interpellasse ciascuno più da vicino, nel momento presente. Diretta, quasi fusa all’ascolto. L’umanità precipitata nell’espressione massima e più invisibile, nell’operare delle sue mani, resa così più imperativa e sacrosanta.