Toponimie.

 

Sempre si scrive. Com’è possibile, si scrive. Incessante la scrittura si ricrea. Aggettiva spazi su spazi. Non una designazione, un nome proprio —che non lo vuole. Ma vie circoscritte di parola, seminati sentieri di una circolazione comune di gesti nello spazio fra le cose.

Un giardino di panni bianchi stesi al chiuso della notte. Si teme, nel giorno, il momento in cui verranno raccolti e disfatti quegli spazi di bianco, di silenzi, d’amore.